Il Movimento 5Stelle è in campagna elettorale, sta cercando con il lanternino i consensi che ha sciupato nella sua parabola. Sappiamo che quella luce si spegnerà e l’ultima stella cadrà finalmente lontano da Civitavecchia. Nel frattempo D’Antò ed i suoi amici tentano di arraffare consensi sperando di giocare una facile partita. Non avendo ancora compreso quali siano i reali problemi di Civitavecchia e del suo territorio si attaccano al carro di tutti quelli che attribuiscono all’Università Agraria di Civitavecchia tutte le colpe possibili e si propongono quali detentori della verità assoluta sulla questione Usi Civici pur non riuscendo a progettarne una soluzione diversa da quella di defenestrare l’attuale governance, magari per sostituirla con qualcuno più gradito politicamente, in barba ai cittadini.

Ci corre però, dopo questa obiettiva analisi, sottolineare a chi lo avesse dimenticato, compresi D’Antò ed i suoi amici, che il Movimento 5Stelle ha governato Civitavecchia fino a pochi anni fa, ha governato la Regione Lazio fino a meno di un anno fa, ed ha governato il Paese per lungo tempo e la questione Usi Civici non è mai stata risolta, da loro o tramite loro, sui tavoli che hanno il potere di farlo.

Invece questa Università Agraria ha presentato, negli anni, numerosi progetti adatti a risolvere definitivamente la questione ma nessuno, 5Stelle compresi, ne ha mai preso atto dimenticando adesso come allora quanto abbiamo messo nero su bianco più volte. Il problema Usi Civici nasce da atti e decisioni prese al Pincio come alla Pisana e sono proprio Comune e Regione che possono risolvere la questione, indipendentemente da chi gestisca l’Università Agraria che, è bene ricordarlo, non ha il potere di vincolare gli immobili all’Uso Civico e quindi non ha il potere di cancellare questo vincolo.

L’Università Agraria presenta ricorso contro le sentenze del Commissario agli Usi Civici perché sono carenti di motivazione, illogiche e costruite secondo presupposti che non rispecchiano la realtà. L’Università Agraria presenta ricorso contro le sentenze del Commissario perché quegli atti sono contrari agli interessi della collettività civitavecchiese. Presenta ricorso perché è tenuta a difendere i beni della collettività civitavecchiese contro ogni ingiusta aggressione.

Basta strumentalizzare i cittadini, basta additare all’Università Agraria di Civitavecchia per nascondere la propria incapacità a gestire la cosa pubblica. Per misurare la caratura degli odierni accusatori basterebbe guardare cosa è stato combinato dall’assessore D’Antò con la sistemazione del mercato, ancora oggi caotico e bloccato.

A noi piace realizzare i fatti; abbiamo avanzato le nostre proposte ed alla fine troveremo chi sarà capace di tutelare gli interessi dei cittadini realizzandole con serietà e competenza.

Dichiarazione di Daniele De Paolis, presidente dell’Università Agraria di Civitavecchia