Non poteva andare diversamente.
Il Consiglio di Stato, accogliendo senza riserve le ragioni manifestate dall’Università Agraria di Civitavecchia ha sospeso l’ordinanza di interruzione dei lavori già iniziati e che erano stati oggetto di verifica amministrativa. Le opere, necessarie allo sviluppo ed alla manutenzione del patrimonio agro-silvo-pastorale del comprensorio gestito dall’Università riprenderanno con immediatezza, nonostante la perdita economica, ingente, causata dal blocco improvviso ed oggi possiamo anche dire ingiustificato.

Rimangono da verificare le opere all’attenzione del tavolo convocato dagli Enti sovraordinati, luogo nel quale assistiamo ad un incomprensibile braccio di ferro tra opposte concezioni ambientali e che sta causando uno stallo grave e ed ingiustificato nelle opere di bonifica ed adattamento che, ricordiamo, sono state esaminate ed approvate anche dagli Enti che oggi, sulla spinta di qualche arruffapopolo locale, vogliono rimettere in discussione non l’operato dell’Università Agraria ma proprio le loro stesse decisioni.

Con un profondo senso delle Istituzioni attendiamo con pazienza che anche la polemica innescata intorno a questo tavolo possa quietarsi, con la speranza che anche le forze politiche fin’ora faziosamente ostili possano comprendere il ruolo di motore vitale dell’ambiente e dell’economia rurale che l’Università Agraria di Civitavecchia sta svolgendo con capacità e professionalità nell’interesse della cittadinanza.  

Dichiarazione di Daniele De Paolis, presidente dell’Università Agraria di Civitavecchia