Fare chiasso è il modo più semplice per non fare nulla. Il Comitato Usi Civici ieri ha reclamato la nomina di un Commissario all’Università Agraria di Civitavecchia come soluzione al problema degli Usi Civici su questo territorio. Un po’ di chiasso  come da tempo, poco riflessivi, troppo timidi e ignari per puntare il dito contro i responsabili di ogni disagio.

L’Università Agraria di Civitavecchia, già dal 2019, ha messo in campo una serie di proposte per esempio con un articolato piano di risistemazione delle terre di demanio civico ricadenti in zone urbanizzate e poi nel 2021 è intervenuta con la proposta di un disegno di legge regionale per  sclassificazione delle terre ormai urbanizzate. Nessuno ha risposto ed i tavoli che qualcuno aveva proposto di convocare sono rimasti, ad oggi, deserti.

Emergono costantemente “anomalie” e proprio per questo abbiamo promosso un’analisi accurata di tutto il territorio interessato dal fenomeno Usi Civici, analisi in fase di completamento. In questa sede, per la prima volta dopo decenni, l’attuale gestione dell’Università Agraria di Civitavecchia ha rilevato la consistenza del patrimonio immobiliare a disposizione della collettività registrando valori di cinque volte superiori alle precedenti stime.

Ad agosto del 2019 abbiamo quindi proposto di liberare tutte le particelle ricadenti in zona urbanizzata e proposto l’accertamento delle aree demaniali sclassificate. Anche queste proposte non sono state recepite dagli Organi deputati a farlo. Non è il Comitato che può stabilire quali aree siano gravate e quali no .

Da ultimo voglio ricordare che l’Università Agraria di Civitavecchia non si occupa solo di Usi Civici e che proprio su altri fronti nel passato si è fatto pochissimo, in fretta e male, tanto da dover impegnare questa gestione per risolvere i problemi causati dall’incuria e dalla negligenza altrui.

Dichiarazione di Daniele De Paolis presidente  dell’Università Agraria di Civitavecchia