L’Università Agraria di Civitavecchia (in seguito indicata come “Università”) è ente di diritto privato, così come riconosciuto con Legge n. 168/2017 (Clicca per scaricare il PDF)

L’Università svolge le attività e persegue i fini previsti:

  1. dalla l. 16 giugno 1927, n. 1766 (recante: «Conversione in legge del R. Decreto 22 maggio 1924, n. 751, riguardante il riordinamento degli usi civici nel Regno, del R. Decreto 28 agosto 1924, n. 1484, che modifica l’art. 26 del R. Decreto 22 maggio 1924, n. 751, e del R. Decreto 16 maggio 1926, n. 895, che proroga i termini assegnati dall’art. 2 del R. Decreto-Legge 22 maggio 1924, n. 751»);
  2. dal r.d. 26 febbraio 1928, n. 332 (recante: «Approvazione del regolamento per la esecuzione della legge 16 giugno 1927, n. 1766, sul riordinamento degli usi civici del Regno»);
  3. dalla l.reg. Lazio 3 gennaio 1986, n. 1 (recante: «Regime urbanistico dei terreni di uso civico e relative norme transitorie»);
  4. dalla l.reg. Lazio 19 dicembre 1995, n. 59 (recante: «Subdelega ai Comuni di funzioni amministrative in materia di tutela ambientale e modifiche delle leggi regionali 16 marzo 1982, n. 13 e 3 gennaio 1986, n. 1»).
  5. L’Università è organismo esponenziale della collettività residente nel territorio del Comune di Civitavecchia e, limitatamente agli iscritti fino all’anno 2002, del Comune di Santa Marinella, e rappresenta queste ultime per ciò che concerne la gestione degli usi civici, anche insistenti su terreni privati, e l’amministrazione ed il godimento dei terreni e degli altri beni di propria appartenenza.

L’Università, nell’esercizio delle sue funzioni istituzionali, cura gli interessi agricoli, zootecnici e di conservazione dei valori ambientali e naturalistici delle collettività di cui all’art. 1, comma 3. Ne promuove lo sviluppo ed il progresso civile, sociale ed economico, garantendo la partecipazione dei membri delle collettività medesime alle decisioni di natura politico-amministrativa.

Per la promozione dello sviluppo economico, per la salvaguardia e la valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio collettivo, anche con l’obiettivo di favorire la crescita dei livelli occupazionali delle collettività rappresentate, l’Università può collaborare con figure soggettive pubbliche e private (con o senza scopo di lucro), nonché costituire società con partecipazione totalitaria, maggioritaria o minoritaria, secondo i modi ed i limiti previsti dalle normative vigenti.

In particolare, l’Università, a titolo esemplificativo, si propone di:

  1. promuovere iniziative che realizzino una proficua gestione dei terreni (bonifiche, costruzione e manutenzione di strade poderali, interpoderali, vicinali, di sistemi di irrigazione e di acquedotti, risanamento di cave, ecc.);
  2. realizzare una sistemazione razionale degli immobili e dei fabbricati esistenti;
  3. promuovere e sostenere attività ed iniziative strumentali e di supporto a quelle esercitate delle imprese agricole;
  4. promuovere e contribuire alla realizzazione di opere pubbliche o private di interesse pubblico che mirino al progresso civile, sociale ed economico, nonché allo   sviluppo turistico ed alla incentivazione delle energie rinnovabili ed ecosostenibili;
  5. attuare e diffondere i principi della sana cooperazione e della mutualità, assumendo tutte le possibili iniziative nel campo sperimentale, divulgativo, dimostrativo e della formazione per la diffusione di forme integrate in agricoltura e nelle altre attività sopra indicate, ivi comprese quelle relative all’agriturismo, nonché il miglioramento dello sviluppo conoscitivo applicabile all’imprenditoria agricolo-ambientale, turistico-culturale e didattico-educativa;
  6. favorire la conduzione unitaria delle attività agricole e di allevamento del bestiame, nonché la gestione in comune degli acquisti e dei mezzi aziendali;
  7. perseguire il miglioramento produttivo dei terreni, seguendo il perfezionamento dei precetti colturali;
  8. perseguire, anche attraverso lo strumento consortile, il risanamento di siti compromessi dal punto di vista ambientale;
  9. perseguire forme incisive di tutela ecologica e paesaggistica, che siano capaci, attraverso una gestione moderna, di offrire una fonte di reddito alle collettività rappresentate.