Usi Civici, l’Agraria scrive a Regione e Ministero: “Diteci cosa dobbiamo fare”

L’Università Agraria di Civitavecchia, con lettera del 18 giugno scorso, ha inviato al Presidente della Giunta regionale, al Presidente del Consiglio regionale, a tutti i consiglieri regionali, alla Conferenza dei Capigruppo, all’Assessore Agricoltura, alla Direzione regionale Area Usi Civici, al Capo di Gabinetto della Regione Lazio, al Ministero dei Beni Culturali e Ambientali, una richiesta finalizzata a definire con certezza il valore da riconoscersi agli accertamenti demaniali effettuati sul territorio, successivamente alla pubblicazione della perizia recepita con presa d’Atto del Consiglio di Amministrazione dell’11 ottobre scorso e degli atti successivi.

Questo il testo della lettera inviata:
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Il sottoscritto Presidente
PREMESSO
– che questa Università Agraria, con note n. 165 del 2012 e n. 353 del 5.6.2013, trasmetteva una ricognizione delle terre interessate dalla sentenza del Commissario per la liquidazione degli usi civici per il Lazio, l’Umbria e la Toscana, denominata “Atlante Cartografico Tenuta delle Mortelle” e “Atlante Cartografico Tenuta dei XIII Quartucci”, redatta dall’Arch. Paola Rossi;
– che la Regione Lazio procedeva con Determinazione n. A07844 del 30.9.2013 dell’allora Direttore Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca ad approvare le risultanze della suddetta ricognizione;
– che un’indagine mirata all’approfondimento e alla revisione di tali risultanze era quindi, essendo emerse evidenze di provvedimenti di sdemanializzazione o di liquidazione precedentemente non tenuti in conto, promossa da questa Università Agraria, con incarico conferito al perito demaniale Dott. Agr. Monaci, al fine di dare corretto seguito alla sentenza del Commissario per la liquidazione degli usi civici per il Lazio pubblicata il 24 febbraio 1990, rep. n. 19;
– che tale istruttoria supplementare ha effettivamente identificato terre da ritenersi allodiali in forza di provvedimenti non presi in considerazione nella precedente perizia;
– che questa Università Agraria provvedeva a trasmettere alla Direzione Regionale competente le risultanze dell’indagine del Dott. Agr. Monaci, con nota prot. n. 2023 del 17.10.2018, nonché un aggiornamento, depositato con nota assunta al protocollo regionale il 14.02.2019 con numero 119166;
– che codesta Regione, con determinazione n. G01938 del 21.02.2019, dichiarava al riguardo la propria presa d’atto “degli atti trasmessi dall’Università Agraria costituiti da atti, documentazione storica, elaborati relazionali e cartografici” e ne disponeva la pubblicazione mediante deposito presso la Segreteria dell’Ente Agrario per 30 gg. con possibilità, per gli interessati, di presentare osservazioni e/o opposizioni;
– che, essendo stata da questa U.A. eseguita la pubblicazione come disposto da codesta Regione, è stato poi, dall’Ente Agrario, dato tempestivo ed esaustivo riscontro alle numerose osservazioni pervenute;
CONSIDERATO
– che appare ora necessario che codesta Regione, agendo anche in autotutela, chiarisca la valenza da riconoscersi rispettivamente alla perizia dell’Arch. Rossi e a quella successivamente svolta dal Dott. Agr. Monaci, atteso anche che le differenze tra le risultanze dell’una e dell’altra interessano punti di notevolissima rilevanza, come, ad esempio, l’area portuale, ritenuta gravata nella perizia Rossi del 2013 e libera nella perizia Monaci del 2018;
– che l’attuale contenzioso in sede commissariale, per quanto di ampia portata, investe pur sempre solo una minoranza delle terre interessate dalle suddette verifiche amministrative e che occorre fornire un punto di riferimento certo per tutti i numerosissimi casi nei quali non è stato instaurato un contenzioso;
tutto ciò premesso e considerato, il sottoscritto Presidente dell’U.A. di Civitavecchia
CHIEDE
che codesta regione, nell’esplicazione dei poteri amministrativi ad essa spettanti in forza del D.P.R. n. 11 del 1972 e n. 616 del 1977, agendo all’uopo anche in via di autotutela, adotti tempestivamente e senza indugio provvedimenti che definiscano con certezza il valore da riconoscersi ai suddetti accertamenti, al fine di offrire a questo ente e ai cittadini un punto di riferimento certo nel settore delle verifiche espletate in sede amministrativa.
IL PRESIDENTE
D a n i e l e D e P a o l i s